Nuova riforma Cartelle Esattoriali 2024

COSA PREVEDE?

Il legislatore di recente è intervenuto in materia di riforma fiscale, introducendo una misura particolarmente favorevole nei confronti di soggetti nullatenenti gravati da debiti col fisco. Infatti, secondo le nuove disposizioni di recente approvate, qualora l’Agenzia per la Riscossione non riesca a riscuotere le somme a credito nel termine di cinque anni, è previsto lo stralcio automatico delle cartelle esattoriali.

La riforma prevede inoltre la possibilità, dopo sei mesi dalla notifica della cartella al debitore, di effettuare un discarico anticipato delle somme, in tutti quei casi in cui l’Agenzia per la Riscossione, a seguito di accertamenti effettuati nell’Anagrafe tributaria, constati l’assenza di beni da aggredire nel patrimonio del debitore e quindi l’impossibilità da parte del medesimo di pagare quanto dovuto. A seguito del discarico, l’Agenzia per la Riscossione restituirà il ruolo all’Agenzia delle Entrate.

La ragione di tale riforma risiede soprattutto nella volontà da parte del legislatore di liberare l’Agenzia delle Entrate Riscossione dal compito di riscuotere crediti particolarmente complessi.

A tal proposito, infatti, la riforma ha previsto che “il discarico non comporta automaticamente l’estinzione del debito, pertanto l’Ente creditore può provvedere autonomamente alla riscossione del credito non prescritto o, in presenza di nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore, riaffidarlo ad AdER.”

Ciò significa che, fino alla prescrizione del credito, l’Agenzia delle entrate ha due possibilità.

In primo luogo, essa può affidare la riscossione coattiva delle cartelle esattoriali a soggetti privati che saranno individuati tramite apposita procedura di gara ad evidenza pubblica.

Ancora, il legislatore ha previsto che, nell’ipotesi del discarico anticipato e comunque entro il termine del 31 dicembre del quinto anno successivo all’affidamento, l’ente creditore (ad es. Agenzia delle entrate o INPS) possa riaffidare la riscossione del credito all’Agenzia della Riscossione, purché però segnali alla stessa la presenza, nella sfera patrimoniale del debitore, di nuovi beni aggredibili.

Tale previsione, tuttavia, non è priva di criticità sotto il profilo giuridico.

Essa rischia di entrare in conflitto con la norma generale in materia di responsabilità patrimoniale, ovvero l’art. 2740 c.c. La norma citata infatti prevede che “il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri.”

È chiaro, quindi, che introdurre una disposizione normativa che preveda lo stralcio immediato (o comunque dopo il decorso di un breve termine, ovvero 5 anni) determini indubbiamente un trattamento di particolare favore nei confronti dei debitori nullatenenti, ma al contempo produca una differenza di trattamento rispetto agli altri cittadini, ponendosi in violazione del principio di uguaglianza.

In sintesi la riforma persegue dunque un duplice obiettivo: da un lato, venire incontro alle esigenze dei debitori in condizioni particolarmente svantaggiose, dall’altro agevolare il lavoro dell’Ente di riscossione con riferimento a crediti particolarmente complessi.

Sei un giovane imprenditore? Scopri Resto al SUD 2.0

COSA PREVEDE?

Resto al Sud, nella forma già esistente, è un incentivo gestito da Invitalia, che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nelle Regioni del mezzogiorno d’Italia e in altre zone svantaggiate. Nello specifico il DL Coesione prevede l’istituzione di una misura specifica, denominata Resto al Sud 2.0.

L’agevolazione prevede l’accesso al finanziamento per le iniziative economiche che siano finalizzate all’avvio delle attività di:

  • lavoro autonomo;
  • libero professionali;
  • imprenditoriali.

Le suddette attività possono essere organizzate in forma individuale o collettiva, ivi comprese quelle che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali.

Le attività che possono accedere ai contributi, nel primo periodo, possono essere avviate in forma individuale attraverso l’apertura di una partita Iva, che può essere utilizzata per la costituzione di un’impresa individuale o per lo svolgimento di un’attività da libero professionista.

 Le attività possono essere svolte anche attraverso la costituzione delle seguenti società:

  • in nome collettivo;
  • in accomandita semplice;
  • a responsabilità limitata;
  • cooperative;
  • tra professionisti.

DESTINATARI DELL’AGEVOLAZIONE

I destinatari dell’intervento sono:

  • persone giovani di età inferiore ai trentacinque anni;
  • persone disoccupate da almeno dodici mesi;
  • persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, come definiti dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
  • persone inattive, come definite dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
  • donne inoccupate, inattive e disoccupate;
  • disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL.

ENTITA’ E FORME DELL’AGEVOLAZIONE

L’agevolazione consiste in:

  • un voucher di avvio in regime de minimis, con importo massimo di 40.000 euro. Nel caso in cui vengano effettuati degli acquisti di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o altri beni diretti che possano servire ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, il voucher è pari a 50.000 euro;
  • un contributo in regime de minimis per programmi di spesa del valore fino a 120.000 euro. In questo caso è previsto un contributo a fondo perduto pari al 75% per avviare l’attività;
  • un contributo, anche questo in regime de minimis, per sostenere i programmi di spesa oltre i 120.000 euro e fino ai 200.00 euro. In questo caso è prevista l’erogazione di un contributo a fondo perduto fino al 70% per avviare l’attività.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le seguenti iniziative:

  • erogazione di servizi di formazioni e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività oggetto dell’avviso su base territoriale e di concerto con le Regioni interessate, in coerenza con il Programma Giovani, Donne e Lavoro e con il programma GOL;
  • tutoraggio, finalizzato all’incremento delle competenze e al supporto dei soggetti destinatari della misura nell’avvio e nello svolgimento delle attività oggetto dell’avviso;
  • interventi di sostegno consistenti nella concessione di incentivi in favore dei soggetti destinatari per l’avvio delle attività oggetto dell’avviso.