In cosa consiste il Ddl Incentivi?
Si tratta di una profonda revisione organica degli incentivi, con un nuovo sistema delle agevolazioni omogeneo, semplice, funzionale ed efficace. Un provvedimento collegato alla manovra di delega al Governo in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese, semplificazione delle procedure e disposizioni relative alle attività economiche.
È prevista una riforma fondamentale: ci sono più di 2mila tipologie di incentivi, un terzo dei quali sono di carattere nazionale e due terzi di carattere regionale. Semplificazione e digitalizzazione delle procedure nell’ambito di un univoco registro nazionale degli aiuti di Stato sono dunque i punti cardini.
Rivisto il sistema degli incentivi alle imprese
I principi e i criteri direttivi generali sono:
- La revisione del sistema degli incentivi alle imprese, oggi troppo numerosi e frammentati. Una giungla di quasi 2.000 agevolazioni, di cui 229 sul piano nazionale e 1.757 a livello regionale, che spesso complica la vita delle imprese, in particolar modo quelle piccole e medie o quelle straniere che vogliono investire in Italia, limitando al contempo l’efficacia delle misure sul sistema produttivo;
- La valorizzazione del contributo dell’imprenditoria femminile;
- L’introduzione di un Codice degli incentivi, definendone principi e criteri direttivi;
- La messa a regime e la valorizzazione della piattaforma telematica “Incentivi.gov.it”, trasparenza delle procedure e digitalizzazione, semplicità, uniformità e accessibilità ai contenuti;
- Viene inoltre affermato il principio della parità d’accesso agli incentivi per i professionisti, grazie a un emendamento riformulato dal governo che ne ha previsto l’equiparazione alle imprese nell’ammissione alle misure.
Incentivi più mirati e selettivi
L’offerta di aiuti con risorse pubbliche sarà più selettiva rispetto al passato. Le agevolazioni saranno prevalentemente destinate alle aree meno sviluppate del Paese (con un tasso di disoccupazione superiore al 20%).
I settori promossi sono quelli delle:
-Tecnologie innovative,
-Intelligenza artificiale,
-Elettronica,
-Informatica,
-Robotica e automazione
a cui si aggiungono gli investimenti nel campo della ricerca per innovazione e sviluppo, della transizione ecologica e della salvaguardia dell’ambiente.
Direttive Europee
Nella distribuzione degli aiuti viene inoltre aggiunta la necessità di valutare anche le dimensioni di impresa con riferimento alla definizione dell’Unione europea di piccola e media impresa, di piccole imprese a media capitalizzazione e di imprese a media capitalizzazione.
Per tale motivo i principi per il coordinamento con gli incentivi regionali dovranno essere in linea con la politica di coesione europea.